Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

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Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 50 occorrenze

Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

Ne scende che la proiezione del risultante di più vettori su di una data direzione coincide col risultante delle proiezioni dei vettori considerati

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Ma fra codeste infinite possibili decomposizioni ve ne sono talune di uso corrente, che qui conviene accennare.

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Questa identità vale per qualsiasi moto: nel caso dei moti centrali, ne risulta, in base alla (53)

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1. Le orbite dei pianeti sono ellissi e il Sole ne occupa uno dei fuochi.

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che presenta una evidente analogia formale colla (15), ma ne differisce essenzialmente per la circostanza che il punto O non è fisso qual era Ω

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cioè ne l moto di un sistema rigido la velocità angolare ha la stessa derivata (accelerazione angolare) rispetto alla terna fissa e a quella solidale

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Se ne desume che le componenti cercate sono date dalle formule

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punti di cui si tratta); e di più supponiamo che non si annulli r + δ ρ + δ riservandoci di desumere, per via di limite, sulla formula finale

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Ne consegue il differenziale d’arco

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Ne consegue che i due triangoli ΩΓI e ΩP'I'sono simili, talché,

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Ne consegue che la evoluta della cicloide è una cicloide eguale, la cui base è parallela alla base della primitiva e se ne scosta di 2a, (dalla banda

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ne discende immediatamente la (14).

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dimensioni tali che ve ne sia sempre almeno uno in contatto, o, come si dice, in presa col profilo coniugato. È anzi buona norma procurare che ve ne

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Ne viene che pei sistemi a risultante nullo, e per questi soltanto, il momento risultante è indipendente dal centro di riduzione.

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Perciò noi attribuiamo alle forze in generale (come agli sforzi muscolari, che, soggettivamente parlando, ne costituiscono il tipo) il carattere di

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se T è il numero di secondi contenuti in un anno: ne risulta un’accelerazione alquanto inferiore ad 1 c m/sec 2 , cioè di circa

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equilibrato; ciò infatti non altera il risultante, il momento risultante.

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Ne consegue:

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Consideriamo dapprima il caso generale, in cui tali due piani sono distinti, e la loro retta d’intersezione r non contiene P 1, P 2.

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D’altra parte il rapporto dei tonnellaggi è sempre quello dei volumi, cioè λ3. Ne consegue

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Nell’esempio precedente il risparmio ascende perciò al 23%, senza guadagno perdita quanto alla velocità.

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Un sistema di vettori a trinomio invariante non nullo (nel qual caso, per essere T = M x R, R, M possono annullarsi) è sempre equivalente ad un

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tutti gli altri casi o non agirà nessuno dei due vincoli (se P non è a contatto dell’una, dell’altra parete) o ne agirà uno solo (se P appoggia su

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Ne consegue, essendo f un certo coefficiente, il quale può a priori dipendere dalla speciale superficie σ considerata, che

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Ne consegue l’equazione

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Ne consegue questo notevole corollario:

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Dacché la funzione integranda x 2 non dipende da y, da z, si può integrare rispetto a questi due argomenti per un x generico, il che dà

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Ne seguono i valori analoghi

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Ne segue

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con formule analoghe relative alle altre coordinate e, più generalmente, a derivazioni ripetute. Ne segue in particolare

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Ne viene, per la cercata espressione del potenziale nei punti interni alla crosta potenziante, l'espressione

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Ne viene che

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Ne viene

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Se ne può ricavare, indipendentemente dal n. 27, l’attrazione di un’area piana σ, di forma e densità quali si vogliono.

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Ne consegue in particolare la validità della regola di derivazione delle funzioni composte, cioè:

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se ne deduce per derivazione

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destano forze, momenti d' attrito.

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se ne deduce, integrando lungo la direttrice da A (s = 0) al punto generico P di ascissa curvilinea s,

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Se ne renda ragione mostrando in primo luogo che le formule relative alle forti tensioni implicano

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2.° per una circonferenza di raggio R (essendo ds = Rdφ) Ne segue

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Ne consegue

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Ne consegue la proporzione già scritta, ossia

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L’intuizione ci dice che ciò è effettivamente possibile, e i principi della Dinamica ne porgono, come si vedrà, la conferma rigorosa.

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Ne viene che il complesso delle forze centrifughe non reca contributo alle equazioni cardinali, e si può quindi prescinderne.

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Ne viene che

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essendo r il raggio del nostro albero cilindrico. Ne viene

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Ne consegue lo sforzo di trazione p tg ψ sotto la forma

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Ne consegue τ0 ≥ ptgφ. Il momento di questa forza rispetto ad A è

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Ne risulta anzitutto che sin (γ - λ) contiene ε a fattore, talché, trascurando ancora può assimilarsi all’unità, ed ε sin (γ - λ) allo zero.

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precisamente subiscono la corrispondente trasformazione di coordinate); ma la velocità vettoriale non varia, nello stesso modo come non variano la

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